COMUNE DI CREMONA

Lettera pubblicata sul quotidiano locale “La Provincia” il 09 gennaio 2007
‘Domeniche a piedi’contro l’inquinamento


Signor direttore,
desidero rassicurare il consigliere Arrigo Frassi*: non sono diventato un "fondamentalista" della bicicletta, non odio le automobili, non voglio obbligare i cremonesi a fare alcunché, tantomeno ad andare esclusivamente a piedi.
Ho solamente detto:
  1. piuttosto che chiudere la città al traffico (con scarsi risultati e molti problemi) sarebbe meglio - visto che l'inquinamento é diffuso ed omogeneo in tutta la Pianura Padana - tornare alle "domeniche a piedi" in un'area vasta, come già avvenuto negli anni '70 a causa della crisi energetica;
  2. visto che dai dati il percorso medio dei cremonesi in città risulta essere sotto il chilometro, sarebbe bene lasciare a casa il più possibile l'automobile.
Sono, credo, posizioni di assoluto buon senso.
Se applicate, certo più efficaci di tante posizioni, come quella regionale che vieta di bruciare legna nei camini salvo siano dotati di costosissimi filtri.

Gian CarloCorada
(Sindaco di Cremona)



*La lettera risponde alle perplessità sollevate dal consigliere per un articolo pubblicato venerdì 5 gennaio 2007 dal titolo:

«Il sindaco sogna: a me più poteri» nel quale, probabilmente afflitto dalla ormai diffusa sindrome di onnipotenza, faceva alcune affermazioni:

«Datemi pieni poteri e chiuderò al traffico, alla domenica, non solo la nostra città, ma tutto il sud della Lombardia e le regioni vicine».
Il sindaco Corada non ha usato, ieri mattina, giri di parole ed ha annunciato che chiederà anche al Pirellone un aiuto in questo senso.
Corada ha ricordato, con nostalgia, le domeniche a piedi degli anni ottanta ed ha aggiunto che
«non ha senso chiudere la città e lasciare aperta la Paullese e le altre grandi strade.Meglio "blindare" tutto».

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Se vuoi approfondire, vai ai link sullo smog

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